...or the base foundation upon which I live and evolve

NOstringsATTACHED...

a

Da un certo punto in poi della mia vita' ho troncato ogni concezione di individuo/personalita' e associazione alla specie umana. La mia famiglia non era piu' la mia famiglia, il mio passato era quello di uno sconosciuto di cui capito di avere i ricordi ma nessun legame esistenziale. Considerarsi come un'entita' aliena in mezzo alla specie umana era la norma, l'istinto sociale/di-appartenenza era scomparso cosi' come tutto cio' che comportava averlo, tra cui la solitudine e' diventata la norma senza controindicazioni, morire da solo era un'aspettativa del tutto ragionevole e normale. Da questo "resettaggio" tutto e' cambiato e nulla e' piu' stato lo stesso. Quando mi ero dissociato da tutto e tutti, il mondo non aveva piu' senso cosi' come non aveva piu' senso cercare di dargli senso, non guardavo alla realta' e non cercavo di influenzarla o darle senso. Nel mentre sopravvivevo lasciandomi trascinare dalla corrente dei fenomeni locali di una vita locale, facendo il minimo o il nulla per progredire in qualunque senso. Un "mostro" senza concetti di giusto o sbagliato. Ed era la mia realta' per diversi anni. Il bullismo delle scuole medie si era trasformato da "controbatto per mantenere la mia sanita' mentale e un minimo di dignita' nei miei confronti" a "controbatto per mantenere questo corpo e mente, e dalla sanita' mentale fragile, funzionante quanto basta". L'obesita', che era un fattore precedente questi eventi, ad un certo punto arrivo' ad un culmine di improvvisi micro-attacchi di cuore, dolorosi abbastanza da percepire una sensazione di morte(ma non abbastanza da stupire l'insegnante di turno e chiamare aiuto) e noiosi abbastanza da iniziare un processo interno di dimagrimento forzato tramite l'astensione dal mangiare la solita quantita' di cibo o del tutto, e poiche' non avevo la concezione di limite dopo un periodo di diversi mesi arrivai a non mangiare quasi del tutto, simile all'anoressia. Qui mi sono imbattuto in un'altro fattore fastidioso che era la piu' che bassa resa del cervello con tanto di mal di testa frequenti. E poiche' mi annoiava l'esistenza smisi con il dimagrimento forzando una nutrizione di quantita' bilanciate di cibo. Nonostante il distacco dalla realta' il cervello continuava con l'attirare la mia attenzione ai fenomeni esterni. Questo e' stato un modo di cominciare a sperimentare con la realta' in modo del tutto artificioso, tramite stereotipici comportamenti o modi d'essere per percepire alla fine il feedback

existence